Domenico Tosini
Corso di "Storia del pensiero sociologico" (AA 2024/2025) |
|
Lezioni
venerdì 27 settembre 2024
STORIA DEL PENSIERO SOCIOLOGICO (AA 2024/2025) Si veda il file sottostante allegato per prendere visione del programma del corso Il programma e altri materiali sono disponibili anche su Google Drive > Unitn > Domenico Tosini (VEDI QUI) |
|
[Ciclo di incontri] "SUICIDIO: STUDI, PREVENZIONE E POSTVENZIONE" |
|
Eventi (Convegno, Seminario, Workshop)
venerdì 27 settembre 2024
Comunità & Università: Incontri di approfondimento e sensibilizzazione presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale
CICLO DI INCONTRI: “SUICIDIO: STUDI, PREVENZIONE E POSTVENZIONE” (responsabile: Domenico Tosini) Materiali e approfondimenti a questo link: https://bit.ly/3tGQqts
Il ciclo di incontri “Suicidio: studi, prevenzione e postvenzione” consiste in una serie di incontri con un taglio didattico introduttivo rivolto non solo agli studenti, ma aperto anche a tutta la cittadinanza – dedicati allo studio dei comportamenti suicidari, ai progetti di prevenzione del suicidio e alla postvenzione (intesa come l’insieme delle forme di sostegno rivolte ai sopravvissuti al suicidio di persone care). La partecipazione agli incontri è aperta a tutti gli interessati.
Per informazioni Tel. 0461-281324 (Domenico Tosini); E-mail: domenico.tosini@unitn.it oppure E-mail: fraccaro.ricerca@gmail.com (Deborah Fraccaro)
PROGRAMMA DEGLI INCONTRI Dopo una prima edizione sperimentale, con alcuni incontri presentati nell'AA 2021/2022 tra l'offerta dei seminari di credito, vengono di seguito segnalati ulteriori incontri dello stesso ciclo proposti a partire dall'AA 2022/2023.
ULTIMI INCONTRI [23 ottobre 2024] Dopo alcuni appuntamenti nel corso degli ultimi due anni, il prossimo incontro, dal titolo “Tutto Annodato: Dialogo sulla prevenzione del disagio e del suicidio giovanile”,si terrà mercoledì 23 ottobre 2024, ore 14-16.30, presso la sede del Dipartimento di Sociologia di Via Verdi 26 (aula 3). [https://webmagazine.unitn.it/evento/sociologia/121951/suicidio-studi-prevenzione-e-postvenzione] Interverranno: alcuni ragazzi Rappresentanti del Gruppo “Tutto Annodato” (progetto di Sensibilizzazione di Torino); Sara Marcon (Associazione A.M.A. – Progetto “Invito alla vita”); Wilma Di Napoli (responsabile del Centro di Salute Mentale di Trento). L’incontro sarà presieduto e moderato dal responsabile del ciclo di incontri, Domenico Tosini (Università di Trento). Tutto Annodato è un progetto nato a Torino da un gruppo di ragazzi con l'obiettivo di sensibilizzare e ridurre lo stigma presente attorno ai temi della salute mentale. Tutto Annodato è il nome che è stato scelto da questi ragazzi per esprimere, come affermano, “la sensazione che spesso si prova di non sapere come affrontare un periodo di difficoltà”. Il progetto nasce in seguito al suicidio di Andrea, avvenuto nel maggio 2021, uno studente di 18 anni del Majorana, il liceo frequentato dagli ideatori del progetto, i quali lo ricordano come “un amico e compagno di classe per alcuni di noi, una tragedia che ci ha toccati da vicino che ha portato alla consapevolezza del fatto che la scuola in generale, un luogo dove trascorriamo moltissimo del nostro tempo, si preoccupa molto poco della salute mentale dei suoi studenti. Se si fossero conosciuti i segnali d'allarme e gli strumenti adatti, Andrea avrebbe potuto ricevere aiuto”. “Questa perdita” – continuano i ragazzi coinvolti nel progetto – “ci ha fatto capire che molto spesso la salute mentale dei giovani è totalmente ignorata e anche quanto sia necessario creare uno spazio in cui i giovani possono confrontarsi e informarsi liberamente sui temi del malessere psichico.” Grazie al contributo di questi ragazzi, che interverranno durante l’incontro del 23 ottobre, ore 14, presso il Dipartimento di Sociologia (aula 3), sarà possibile istaurare un dialogo in particolare con un’ampia platea di studenti universitari e sensibilizzare il mondo universitario ed in generale la cittadinanza verso un’attenta riflessione sul disagio giovanile e sulla prevenzione del suicidio tra gli adolescenti.
Per informazioni sul Progetto “Tutto Annodato” facebook.com/p/Tutto-Annodato-100075739374712
[13 maggio 2024] Dalla perdita per suicidio all’impegno di sensibilizzazione: testimonianza e presentazione del progetto “Ad un amico fragile” realizzato a Turriaco (Gorizia) Dopo alcuni appuntamenti risalenti a maggio e novembre 2023 e marzo 2024, il prossimo incontro, dal titolo Dalla perdita per suicidio all’impegno di sensibilizzazione: testimonianza e presentazione del progetto “Ad un amico fragile” realizzato a Turriaco (Gorizia) si terrà lunedì 13 maggio 2024, ore 11-13, presso la sede del Dipartimento di Sociologia di Trento, Via Verdi 26 (aula 20) [https://webmagazine.unitn.it/evento/sociologia/120527/dalla-perdita-per-suicidio-all-impegno-di-sensibilizzazione] Interverranno: Enrico Bullian (già sindaco di Turriaco); Lorena Casasola (ideatrice del progetto) e Deborah Fraccaro (ricercatrice e formatrice). L’incontro sarà presieduto e moderato dal responsabile del ciclo di incontri, Domenico Tosini (Università di Trento). Il suicidio è non solo un evento privato per le famiglie che ne sono colpite, ma anche una realtà con ricadute più ampie sulla comunità. La perdita di una persona cara per suicidio è una vera e propria catastrofe biografica, caratterizzata da un’elaborazione del lutto lunga e spesso complicata. I sopravvissuti al suicidio di persone care devono trovare una moltitudine di risorse per affrontarla, e tra queste la condivisione con altri sopravvissuti e il sostegno pubblico della comunità locale rivestono un ruolo fondamentale. Da queste due risorse nasce il progetto “Ad un amico fragile” di Telefono Amico (sede di Udine), realizzato nel Comune di Turriaco (Gorizia) a partire da un’idea di Lorena Casasola. Il progetto consiste in uno spazio di raccoglimento pubblico con al centro una scultura lignea, dedicata alle persone che si sentono sole, che stanno vivendo un momento di fragilità e a quelle che hanno perso un proprio caro per suicidio. Il luogo si trova nel parco comunale dell’Isonzo ed è stato inaugurato il 12 giugno 2021. Si tratta del primo caso in Italia. Dietro a questa iniziativa c’è una comunità che affronta apertamente il tema del suicidio in un’ottica di prevenzione. Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’amministrazione comunale, Telefono Amico di Udine e singoli cittadini volontari, sostenuti economicamente anche da realtà economiche locali.
INCONTRI PRECEDENTI [20 marzo 2024] Sopravvivere al suicidio di una persona cara – Presentazione del libro di Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta (editore Mondadori 2023) Dopo alcuni appuntamenti risalenti a maggio e novembre 2023, il prossimo incontro, dal titolo Sopravvivere al suicidio di una persona cara – Presentazione del libro di Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta (editore Mondadori 2023), si terrà mercoledì 20 marzo 2024, ore 16-18, presso la sede del Dipartimento di Sociologia di Via Verdi 26 (aula 3). [https://webmagazine.unitn.it/evento/sociologia/119788/sopravvivere-al-suicidio-di-una-persona-cara] Interverranno e ne discuteranno con l’autore: Lisa Dal Mas (operatrice dell’Associazione A.M.A. – Progetto “Invito alla vita”); Wilma Di Napoli (responsabile del Centro di Salute Mentale di Trento) e Deborah Fraccaro (sociologa ricercatrice e formatrice). L’incontro sarà presieduto e moderato dal responsabile del ciclo seminariale, Domenico Tosini (Università di Trento). La perdita di una persona cara per suicidio è una vera e propria catastrofe biografica, caratterizzata da un’elaborazione del lutto lunga e spesso complicata. I sopravvissuti al suicidio di persone care devono trovare una moltitudine di risorse per affrontarla. Tra queste, la condivisione con altri sopravvissuti si conferma essenziale. La presentazione del libro di Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta (editore Mondadori 2023), offre un’opportunità importante per conoscere un percorso comune a tanti che vivono questo genere di perdita. Dopo alcune nozioni generali sull’esperienza dei sopravvissuti, il dialogo con l’autore permetterà di seguire il suo vissuto rispetto a tre dimensioni: a) la percezione della perdita e il rapporto col defunto; b) la trasformazione dell’identità di chi resta; c) le reazioni della comunità dei sopravvissuti. Il fatto che l’autore abbia potuto confrontarsi negli anni con altri sopravvissuti e con realtà molto diverse in Italia e all’estero rappresenta una fonte inestimabile d’informazione per migliorare la comprensione e la conoscenza del lutto da suicidio. La sua testimonianza aiuta sia altri sopravvissuti nel loro confronto con questa tragedia personale, sia in generale la comunità a comprendere la portata di questo lutto, anche al fine di offrire solidarietà e sostegno a chi resta.
[9 novembre 2023] Psychaché: un progetto educativo rivolto alla prevenzione del disagio nei giovani e negli adolescenti Dopo alcuni appuntamenti risalenti a maggio 2023, il prossimo incontro, dal titolo Psychaché: un progetto educativo rivolto alla prevenzione del disagio nei giovani e negli adolescenti, si terrà giovedì 9 novembre 2023, ore 11, presso la sede del Dipartimento di Sociologia di Via Verdi 26 (aula 3) [https://webmagazine.unitn.it/evento/sociologia/118352/psychach-un-progetto-educativo-rivolto-alla-prevenzione-del-disagio-nei] Interverranno: Giovanna Bronzini (psicologa-psicoterapeuta e responsabile del progetto “Psychaché”); Maria Frapporti (insegnante presso il Liceo “Rosmini” di Rovereto). Introdurrà: Deborah Fraccaro (sociologa e ricercatrice). Parteciperanno i ragazzi del “Collettivo Clochart”. L’incontro sarà presieduto e moderato dal responsabile del ciclo seminariale, Domenico Tosini (Università di Trento). L’incontro vuol far conoscere anzitutto ai giovani, in particolare agli studenti universitari, il progetto “Psychaché”, il quale, avvalendosi di varie iniziative e modalità, inclusa l’attività teatrale, intende sensibilizzare al problema del disagio nei giovani e negli adolescenti e ai rischi che ne conseguono. Ciò offre l’occasione di condividere la comprensione delle cause del disagio e, nello stesso tempo, la comune ricerca di strategie utili a prevenirne gli effetti più drammatici.
[16, 23 e 25 maggio 2023] Prevenzione del suicidio, forme di postvenzione e gruppi di sostegno per i sopravvissuti al suicidio di persone care Sono previsti in particolare tre incontri di approfondimento e di sensibilizzazione, che vedranno il coinvolgimento di studiosi ed operatori impegnati nell’ambito della prevenzione del suicidio e della postvenzione. 1) Il primo incontro verterà sulla prevenzione del suicidio e si terrà martedì 16 maggio 2023, ore 11-13, presso la sede del Dipartimento di Sociologia di Via Verdi 26 (aula 20) [https://webmagazine.unitn.it/evento/sociologia/116677/suicidio-studi-prevenzione-e-postvenzione]. Interverranno: Deborah Fraccaro (sociologa e ricercatrice indipendente) con una relazione di inquadramento generale sul tema della prevenzione del suicidio e della postvenzione; Alberto Pasquesi (medico chirurgo specialista in medicina interna, medico di famiglia, promotore di salute) e Michele Bezzi (coordinatore del Gruppo di Regia di "Restiamo Insieme" e coordinatore del Servizio Educativo "Progetto Giovani Val di Sole" di APPM onlus/Comunità della Valle di Sole) presenteranno il progetto di comunità “Restiamo insieme” sulla prevenzione del suicidio in Valle di Sole. 2) Il secondo incontro si concentrerà sulla postvenzione e si terrà martedì 23 maggio 2023, ore 11-13, presso la sede del Dipartimento di Sociologia di Via Verdi 26 (aula 20) [https://webmagazine.unitn.it/evento/sociologia/116680/suicidio-studi-prevenzione-e-postvenzione]. Interverranno: Deborah Fraccaro con una relazione introduttiva volta a delineare il significato della postvenzione, intesa come l’area di ricerca e d’intervento specificamente dedicati ai sopravvissuti al suicidio di persone care; Lisa Dal Mas, Anna Cavedon (operatrici dell’Associazione A.M.A – Progetto “Invito alla Vita”) e Vittorio Campestrini (volontario dell’Associazione A.M.A.) illustreranno le principali forme di sostegno ai sopravvissuti al suicidio nell’ambito del progetto “Invito alla Vita” (Associazione A.M.A. – Azione Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento). 3) Il terzo incontro si soffermerà sull’importanza dei gruppi di auto mutuo aiuto come risorsa fondamentale per il sostengo ai sopravvissuti al suicidio di persone care e si terrà giovedì 25 maggio 2023, ore 11-13, presso la sede del Dipartimento di Sociologia di Via Verdi 26 (aula 7) [https://webmagazine.unitn.it/evento/sociologia/116777/i-gruppi-di-auto-mutuo-aiuto]. Domenico Tosini e Deborah Fraccaro dialogheranno su questa tematica con Dario Pangrazzi (ex facilitatore di gruppi di auto mutuo aiuto per l’Associazione A.M.A.). Tutti gli incontri saranno introdotti e moderati dal docente responsabile del seminario, Domenico Tosini, e offriranno anche l’occasione di soffermarsi sui risultati principali di un’indagine esplorativa dedicata ai sopravvissuti al suicidio in provincia di Trento, presentati in D. Tosini & D. Fraccaro (2020), “Like climbing a glass wall”: Suicide survivors in an Italian province, Death Studies (https://doi.org/10.1080/07481187.2020.1795746).
La partecipazione agli incontri è aperta a tutti gli interessati. Materiali e approfondimenti a questo link: https://bit.ly/3tGQqts
Per informazioni Tel. 0461-281324 (Domenico Tosini); E-mail: domenico.tosini@unitn.it oppure E-mail: fraccaro.ricerca@gmail.com (Deborah Fraccaro) |
|
[Segnalazione] Dove trovare ascolto se si vive un disagio |
|
Altro
giovedì 16 maggio 2024
DOVE TROVARE ASCOLTO SE SI VIVE UN DISAGIO (VEDI IL FILE ALLEGATO QUI SOTTO) Nel file allegato indico dove trovare ascolto se si vive una situazione di disagio (linee telefoniche, chat e altri contatti che offrono aiuto e informazioni) e segnalo ulteriori esempi di iniziative di prevenzione del disagio e di sensibilizzazione. La condivisione di queste informazioni nasce da alcuni incontri di formazione e sensibilizzazione dedicati proprio alla prevenzione del disagio e da me coordinati presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale di Trento, con la partecipazione di altri ricercatori ed operatori (in particolare, Deborah Fraccaro, Michele Bezzi, Alberto Pasquesi e Dario Pangrazzi, ai quali vanno i miei ringraziamenti). A questo riguardo, scorrendo questa pagina web degli avvisi, dove si trova anche questo avviso, si possono trovare ulteriori informazioni su questi momenti di sensibilizzazione, in particolare sul ciclo di incontri “Suicidio: studi, prevenzione e postvenzione”. |
|
Corso di "Devianza e controllo sociale" (AA 2023/2024) |
|
Lezioni
giovedì 16 maggio 2024
DEVIANZA E CONTROLLO SOCIALE Si veda il file sottostante allegato per prendere visione del programma del corso Il programma e altri materiali sono disponibili anche su Google Drive > Unitn > Domenico Tosini (VEDI QUI) |
|
[In memoriam] Gianfranco Poggi (1934-2023) |
|
Altro
giovedì 20 luglio 2023
Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale - Università di Trento (14 luglio 2023) https://webmagazine.unitn.it/news/cordoglio-scomparsa-gianfranco-poggi
GIANFRANCO POGGI (1934 – 2023)
Domenico Tosini Con la scomparsa di Gianfranco Poggi lo scorso 13 luglio, ci lascia uno degli studiosi che negli ultimi cinquant’anni hanno maggiormente contribuito all’interpretazione dei classici della sociologia e allo sviluppo della sociologia politica. Dopo la laurea in giurisprudenza nel 1956 presso l’Università di Padova, Poggi si trasferì per alcuni anni negli Stati Uniti, dove nel 1963 ottenne il dottorato in Sociologia presso l’Università della California (Berkeley) con una tesi sull’Azione Cattolica – poi pubblicata nel volume Catholic Action in Italy: The Sociology of a Sponsored Organization (Stanford University Press 1967). Nel frattempo, era stato assistente di ricerca del noto sociologo della politica Joseph La Palombara, per un’indagine sui gruppi di pressione nella politica italiana, mentre dal 1961 al 1964 fu assistente per la cattedra di sociologia di Camillo Pelizzi presso l’Università di Firenze. Poggi ricordava spesso con entusiasmo la svolta impressa alla sua carriera dal successivo trasferimento all’Università di Edimburgo, dove, forte della sintonia sperimentata con la figura di Tom Burns, risiedette tra il 1964 e il 1988. Furono gli anni in cui si andava profilando la crescente sensibilità di Poggi verso gli studi sui classici del pensiero sociologico, cui contribuì anzitutto con Immagini della società: saggi sulle teorie sociologiche di Tocqueville, Marx e Durkheim (il Mulino 1973 [ed. inglese 1972], con Marx: antologia degli scritti sociologici (il Mulino 1977) e, infine, con Calvinismo e spirito del capitalismo: contesti della tesi di Weber (il Mulino 1984 [ed. inglese 1983]). Non solo: Poggi iniziò a cimentarsi in maniera sempre più approfondita con la sociologia politica, in particolare con la sociologia dello Stato. Fu ancora negli anni di Edimburgo che pubblicò infatti uno dei suoi lavori più noti, La vicenda dello Stato moderno: profilo sociologico (il Mulino 1978 [ed. inglese dello stesso anno]), che da allora ha reso Poggi uno studioso imprescindibile nella ricerca sociologica sull’origine e sull’evoluzione dello Stato moderno. Esattamente nel 1988, l’anno in cui si trasferì dall’Università di Edimburgo a quella della Virginia, Poggi dedicò una delle sue numerose recensioni (oltre sessanta pubblicate nel corso della sua carriera) ad un’opera che, insieme al contributo fondamentale di Max Weber sul potere sociale, resterà per Poggi un punto di riferimento costante: la Fenomenologia del potere di Heinrich Popitz (professore all’università di Friburgo), originariamente apparsa in tedesco nel 1986; un’opera per la quale Poggi scriverà l’introduzione all’edizione italiana (il Mulino 1990) e che poi tradurrà interamente dal tedesco per l’edizione inglese (Columbia University Press 2017). Il duplice riferimento a Weber e a Popitz, e la combinazione del loro contributo, emergono con chiarezza in un lavoro centrale della produzione scientifica di Poggi, il volume Lo Stato: natura, sviluppo, prospettive (il Mulino 1992 [ed. inglese 1990]). Da un lato, dunque, Weber, sulle cui spalle Poggi – avvalendosi peraltro anche dell’analisi di Norberto Bobbio – articola la tripartizione del poter sociale delineando, attraverso una comparazione col potere economico e col potere normativo, la specificità del poter politico, in quanto fa capo, direttamente o indirettamente, alla violenza e alla coazione (Lo Stato, capp. 1 e 2). Ma questo non poteva bastare per l’esame delle forme concrete, storicamente date, del potere politico. Come si evince infatti dalla lezione di Weber, andavano altresì prese in considerazione le forme di legittimità del comando che, di fatto, rendono più efficace e meno oneroso l’esercizio del potere. Di questa lezione Poggi tiene ampiamente conto, allorché segue con precisione l’evoluzione dello Stato liberal-democratico sino alle fasi più recenti del XX secolo (Lo Stato, capp. 7 e 8). Dall’altro lato, come dicevamo, vi è il contributo di Popitz, che offre a Poggi ulteriori e significativi strumenti analitici per esaminare il consolidamento dello Stato moderno: consolidamento che viene interpretato come l’attuarsi di un processo più generale, teorizzato e indicato da Popitz come istituzionalizzazione del potere politico (Lo Stato, capp. 1 e 2). Si tratta di un processo che comprende tre aspetti fondamentali. Anzitutto, la spersonalizzazione dei rapporti di potere, per la quale lo Stato assume i contorni di un’organizzazione caratterizzata da posizioni che trascendono coloro che le occupano di volta in volta (si pensi in particolare all’apparato burocratico, esaminato da Poggi anche nel più recente volume La burocrazia: natura e patologie [Laterza 2013]). In secondo luogo, la formalizzazione dell’esercizio del potere, in base alla quale l’azione di ogni singolo ufficio nella macchina dello Stato viene soggetta ad una crescente standardizzazione tramite norme giuridiche. Infine, l’integrazione del potere politico incarnato nello Stato entro una totalità più ampia, cui si assiste nel caso dell’intreccio tra lo Stato e la definizione di un’identità nazionale, tra lo Stato e le forme democratiche di legittimazione, ma ancora tra lo Stato e il progressivo riconoscimento delle prerogative individuali alla base della cittadinanza. L’importanza del lavoro di Poggi si nota, tra l’altro, nell’attenzione con cui l’autore riscostruisce i processi storici che, a partire dall’Europa medievale, hanno condotto ad un progressivo e sempre più avanzato grado di istituzionalizzazione del potere politico, quale si registra per l’appunto nello Stato moderno (Lo Stato, capp. 3 e 4). Ma, come sempre, l’attività di ricerca di Poggi continuava anche in quegli anni a seguire il binario parallelo degli studi di storia del pensiero sociologico, come si vede bene, ad esempio, nel caso del volume Denaro e modernità: la “Filosofia del denaro” di Georg Simmel (il Mulino 1998, ed. inglese 1993). Nato, come molti altri suoi testi, dalle lezioni dei suoi corsi universitari, questo libro costituisce ancora oggi un modello invidiabile di esegesi della teoria sociologica classica, in grado di guidarci in modo rigoroso e chiaro attraverso la complessa articolazione dell’analisi simmeliana. Questo libro è uno strumento didattico fondamentale (che anche chi scrive ha avuto modo di sperimentare in tal senso nei propri corsi) non solo per apprezzare la specificità di Simmel rispetto al clima intellettuale tedesco dominante tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, ma anche per distillare dalla sua opera un quadro interpretativo utile a cogliere in modo sistematico alcuni dei tratti principali della società moderna (su cui ha ovviamente un impatto decisivo l’economia monetaria) – un quadro che Poggi ricostruisce in modo efficace in particolare nella seconda parte di Denaro e modernità (capp. 6 e 7). Nel 1995 si concludeva anche l’esperienza presso l’Università della Virginia, dove a Poggi verrà riconosciuto il titolo di professore emerito. Tra il 1996 e il 2002, si stabilì allora presso l’European University Institute di Firenze. Sono gli anni in cui Poggi sistematizza ulteriormente la sua analisi del potere sociale e, in particolare, la concettualizzazione del poter politico, economico e normativo e delle interazioni tra queste forme. Ciò sfocerà anzitutto in uno libro tanto agile quanto efficace e concettualmente rigoroso, Il gioco dei poteri (il Mulino 1998), e ancor più nel volume Forms of Power (Polity Press 2001), in cui, tra le altre cose, Poggi difende la sua tripartizione delle forme di potere nel confronto col famoso sociologo della politica Michael Mann, autore della monumentale opera in quattro volumi intitolata The Sources of Social Power (Cambridge University Press 1986-2013) – riguardo a questa disputa si veda, di Poggi, anche Varieties of Political Experience: Power Phenomena in Modern Society (ECPR Press 2014, in particolare cap. 3). La fase conclusiva della carriera di Poggi si svolse presso la Facoltà di Sociologia di Trento tra il 2002 e il 2008, dove tenne regolarmente, e coerentemente coi suoi interessi, un corso di storia del pensiero sociologico e un corso di sociologia politica. Oltre ad ulteriori contributi destinati a raccolte di saggi e varie voci enciclopediche sulla storia della sociologia e sulla sociologia del potere e dello Stato, a questi anni risalgono ad esempio le monografie Émile Durkheim (il Mulino 2003 [ed. inglese 2000]), Incontro con Max Weber (il Mulino 2004 [ed. inglese 2006) e una serie di affreschi dedicati alle figure di Marx, Durkheim, Weber e Simmel pubblicati nel volume Incontri col pensiero sociologico (in aggiunta ad ulteriori saggi di Giuseppe Sciortino) (il Mulino 2008 [ed. inglese 2011]). Non si contano in questa straordinaria carriera i riconoscimenti, ad esempio, con inviti e soggiorni presso alcune tra le maggiori istituzioni accademiche internazionali: tra queste, il Center of Advanced Study in the Behavioral Sciences di Stanford (1989-1990), il Wissenschaftskolleg di Berlino (1993-1994) oppure il Max Weber Gastprofessur di Heidelberg (1995). Generazioni di studenti hanno potuto apprezzare la dedizione profusa da Poggi nelle sue lezioni, mentre coloro che hanno avuto la fortuna di averlo come collega (come chi scrive) hanno sempre avvertito il suo genuino interesse verso il lavoro degli altri (a prescindere dalla loro posizione nella gerarchia accademica). Prodigo oltre ogni aspettativa di consigli e osservazioni critiche, Gianfranco è stato un maestro prezioso ed uno studioso esemplare soprattutto per il rigore concettuale delle sue analisi – peraltro con quell’onestà intellettuale e una ricorrente autoironia che emergevano dalle sue argomentazioni e dalle conversazioni con lui.
Domenico Tosini Università di Trento – Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Via Verdi 26 – 38122 Trento; domenico.tosini@unitn.it |