Monica Bersani

Via Tommaso Gar, 14 - 38122 Trento
tel. 0461 282070
monica.bersani[at]unitn [dot] it
Formazione

31 ottobre 2019: DOTTORATO DI RICERCA IN SCIENZE DEI BENI CULTURALI. Conseguito il titolo di Dottore di Ricerca cum laude in Culture d'Europa. Ambiente, spazi, storie, arti, idee, 31° ciclo, presso l’Università degli Studi di Trento, con il progetto di ricerca dal titolo: Il vaso antropomorfo nel Neolitico: origine, funzione e significato. Tutor del progetto: Prof.ssa Annaluisa Pedrotti.

Temi della ricerca:

- origine e diffusione del vaso antropomorfo nel Neolitico dalle origini nel Vicino Oriente,

- vettori di circolazione di questa tradizione in Italia,

- analisi dei contesti di rinvenimento e proposte interpretative sulle funzioni di questa classe di manufatti.

26 marzo 2015: LAUREA IN CONSERVAZIONE E GESTIONE DEI BENI CULTURALI (LM-2 - Classe delle lauree magistrali in Archeologia) conseguita presso l’Università degli Studi di Trento con punti 110 su 110 e lode, con tesi dal titolo: I vasi con figure antropomorfe nel Neolitico italiano: proposte interpretative; relatori: Prof.ssa A. Pedrotti, Dott. F. Cavulli (inedita).

Temi della ricerca:
- indagine sistematica sui vasi con antropomorfo nel Neolitico italiano;
- proposte interpretative sulle funzioni e significati di questa classe di oggetti attraverso l’analisi dei contesti archeologici dei reperti;
- studio del fenomeno di questa classe di oggetti attraverso l’analisi formale delle iconografie e delle morfologie vascolari.

20 giugno 2007: LAUREA IN SCIENZE DEI BENI CULTURALI (13 - Classe delle lauree in scienze dei beni culturali), indirizzo Archeologico, conseguita presso l’Università degli Studi di Trento con punti 110 su 110 e lode, con tesi dal titolo: Il sito di Sottocastello a Civezzano: studi preliminari e analisi di una struttura insediativa della media età del Ferro; relatori: Prof.ssa A. Pedrotti, Prof. D. Angelucci, Dott. F. Nicolis (inedita).

Temi della ricerca:
- studio della stratigrafia e della cultura materiale di una porzione di sito inedito della provincia di Trento, Civezzano - Loc. Sottocastello, a cui la candidata ha partecipato nel ruolo di supervisore;
- il periodo considerato dall’elaborato comprende i secoli che vanno dall’età del Bronzo Recente all’età medievale, con una consistente parte relativa all’età del Ferro, periodo quest’ultimo a cui sono da riferire le evidenze archeologiche principali, che sono corredate da proposte ricostruttive, funzionali e relative attribuzioni cronologiche.

Attività di ricerca

La ricerca affronta il fenomeno dei vasi antropomorfi tra il VII e gli inizi del V millennio a.C. in una vasta area che comprende la penisola italiana con la Sicilia, l’Europa centrale, i Balcani e il Vicino Oriente. L’indagine ha permesso di censire 927 esemplari provenienti da 229 siti.

L’analisi formale dei manufatti appartenenti alle culture attestate tra la Mesopotamia e il Reno ha consentito di stabilire i tempi e i vettori di diffusione di questa tradizione prima del suo arrivo in Italia, nonché di ipotizzare le connessioni che hanno trasmesso la tradizione del vaso antropomorfo alle comunità agricole del Neolitico nel sud-est della parte meridionale della penisola. Lo studio dei reperti italiani ha condotto al riconoscimento di quattro aree principali interessate dal fenomeno e
ha permesso di definirne gli stili.

Parte importante dello studio è stato l’esame dei singoli contesti di ritrovamento dei reperti, ai fini di comprenderne i possibili ambiti d’uso. In particolare la ricerca ha permesso di evidenziare la frequente e diffusa presenza del vaso antropomorfo in buche di rifiuti unitamente a una serie di oggetti simbolici: una presenza costante e dunque non casuale, che è indizio di scarto deliberato di materiali selezionati. Tale circostanza induce a ritenere che il vaso antropomorfo appartenga a un set di oggetti di uso rituale e che le rifiutaie del neolitico, contrariamente a quanto generalmente si ritiene, vadano interpretate anche come luoghi di attività performativa.

Convegni e conferenze

September 2021, con A. Pedrotti, partecipazione al 27th EAA Annual Meeting (Kiel Virtual, 2021), con un contributo dal titolo Origin and spread of anthropomorphic-pot from the Near East to Europe between the 7th-6th millennium BC.

01-03.06.2018, con A. Pedrotti, partecipazione al convegno Art, materiality and representation, con un contributo dal titolo Neolithic art in Italy: the representation of human figure on vase, organizzato da Royal Anthropological Institute of Great Britain and Ireland British Museum, Department of Africa, Oceania and the Americas School of Oriental and African Studies, Department of Anthropology. e tenuto al British Museum e SOAS.

11-12.04.2018, con A. Pedrotti, partecipazione alla Tavola Rotonda Le raffigurazioni femminili neolitiche in Italia: iconografia, iconologia, contesti, con un contributo dal titolo Il vaso con rappresentazione antropomorfa nel Neolitico italiano: iconografia, contesti e relazioni culturali, organizzato da Museo Archeologico Civici Musei di Udine, Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Studi storici e dei Beni culturali Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS), Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria e tenuto alla Casa della Contadinanza, Castello di Udine.

20.05.2015, con A. Pedrotti, partecipazione al Meeting of Central Mediterranean Prehistory Seminar, held at the UCL Institute of Archaeology, con intervento da titolo: The pot with anthropomorphic decoration during the Neolithic in Italy: the case of Lugo di Grezzana (Verona) Italy, new interpretative proposals.