Formazione
1992: Maturità Scientifica
1998: Laurea con lode in Ingegneria Chimica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Genova. Titolo della tesi “Proprietà meccaniche a livello nanometrico di superfici polimeriche”. Il progetto di tesi, cui è stata assegnata la dignità di stampa, è stato elaborato presso l’Imperial College di Londra nell’ambito del progetto Erasmus.
2000-2003: Corso di studi di Dottorato in Ingegneria Chimica presso il Dipartimento di Ingegneria Ambientale dell'Università di Genova. L’attività di ricerca è stata svolta in collaborazione con l’Istituto di Chimica Fisica Applicata ai Materiali (ICFAM, oggi IENI) del CNR di Genova.
2003: Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica. Titolo della tesi:" “Studio delle interazioni di metalli liquidi ad alta temperatura con atmosfere contenenti ossigeno".
2004: Ricercatore Settore Disciplinare Ing-Ind/24 (Principi di Ingegneria Chimica) presso la facoltà di Ingegneria dell’Università degli studi di Trento, Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale.
2007: Conferma in ruolo
Carriera accademica ed attività didattica
Attualmente Luca Fiori svolge la seguente attività didattica presso la facoltà di Ingegneria dell'Università di Trento:
-docente titolare del corso Principi di Ingegneria Chimica e Biochimica 2 (Laurea Triennale in Ing. delle Industrie alimentari)
-docente titolare del corso Dinamica e Controllo dei Processi Biochimici (Laurea Triennale in Ing. delle Industrie alimentari)
-docente titolare del corso di Principi di Ingegneria Chimica e Biochimica (Laurea Triennale in Ing. delle Industrie alimentari, percorso Viticoltura ed Enologia)
Svolge inoltre attività di supporto alla didattica ed esercitazione dei corsi Principi di Ingegneria Chimica Ambientale e Conversione Termochimica (Laurea Specialistica in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio)
Svolge infine attività di tutoraggio per l'elaborazione di tesi di laurea attinenti ai corsi e alle attività di ricerca indicate.
Interessi di ricerca
L'Ing. Luca Fiori svolge la sua attività di ricerca in due diversi settori di particolare interesse ed attualità per il proprio ambito disciplinare (Ing-Ind/24) e per l’ambito territoriale dell’istituzione di appartenenza: un settore riguarda l’ing. alimentare, ed in particolare la tecnologia di estrazione con solvente supercritico, l’altro aspetti energetici ed in particolare la conversione termochimica di biomassa.

Ingegneria alimentare: estrazione con solvente supercritico.
Il candidato ha iniziato un filone di ricerca, nuovo per l’istituzione di appartenenza, teso alla valorizzazione dei sottoprodotti dell’industria alimentare e della vinificazione in particolare, substrati particolarmente interessanti vista la vocazione agricola e vinicola del territorio trentino.
La linea di ricerca riguarda la tecnologia di estrazione con solvente supercritico: anidride carbonica ad alta pressione viene utilizzata quale solvente per estrarre dai diversi substrati (vinaccia, vinaccioli, semi vari, scarti di lavorazioni agro-industriali, erbe officinali) sostanze di una certa importanza in ambito alimentare, farmaceutico e cosmetico (antiossidanti naturali, olio di vinacciolo, oli di semi). La tecnologia presenta indubbi vantaggi: la CO2, a differenza di altri comuni solventi, è atossica, non presenta problematiche ambientali, non è infiammabile; per contro la tecnologia necessita di elevate pressioni di lavoro (centinaia di bar) per cui più gravoso, se comparato con altre tecnologie estrattive, risulta il costo dell’installazione impiantistica, mentre similari se non addirittura minori sono i costi operativi. La tecnologia di estrazione supercritica trova ragione di impiego per la migliore qualità del prodotto estratto ed, in definitiva, per prodotti che abbiano un certo valore aggiunto.
E’ stato realizzato ex novo un laboratorio, acquisendo accanto agli apparecchi tipici di laboratorio (stufa, bilance, termobilancia, macinino, vagli, compressore per aria…) un estrattore supercritico che nel tempo è stato utilizzato e implementato per le diverse sperimentazioni.
L’attività sperimentale è affiancata dalla attività modellistica: sono stati realizzati, in codice fortran, diversi modelli predittivi del processo di estrazione supercritica di olio da semi, alcuni dedotti da letteratura ed altri messi a punto in maniera innovativa. Dalla modellazione del processo e dai dati sperimentali ottenuti (cinetiche di estrazione) è stato possibile stimare i parametri che caratterizzano il trasporto del soluto (olio) entro la matrice solida del substrato (seme).
Sono in fase di studio e realizzazione modelli di solubilità differenziale che tengano conto della composizione peculiare dei diversi oli di semi, ancora è in via di modellazione la fluidodinamica caratterizzante il fluido supercritico che attraversa il letto di particelle macinate ed in via di estrazione.

Conversione termochimica di biomassa.
Relativamente a questo settore il candidato fa parte di un gruppo di ricerca del dipartimento di appartenenza, gruppo che si sta occupando della valutazione dello sfruttamento di biomassa (legno, rifiuti organici, ecc.) a fini energetici. Sono in studio i processi di gassificazione e pirolisi, sia a livello sperimentale che a livello teorico.
E’ stato sviluppato un modello bifasico (codice MatLab + librerie di Cantera) solido-gas all’equilibrio termodinamico che è in grado di prevedere la composizione della fase gassosa e di valutare il tenore di carbonio solido residuo dei summenzionati processi termochimici.
E’ stato progettato e realizzato un apparato sperimentale che permette di eseguire test dei due processi anche in pressione e di misurare la composizione degli effluenti gassosi prodotti. Sono state effettuate alcune prove sperimentali che hanno permesso di valutare, con esiti soddisfacenti, la bontà ed attendibilità del modello teorico sviluppato.
Attività di ricerca
Analisi dettagliata dell'attività di Ricerca

-estrazione di composti polifenolici da vinaccia e da semi di vinacciolo ed analisi delle sinergie dell’estrazione supercritica (eventualmente coadiuvata da cosolvente: etanolo e metanolo) con l’estrazione per macerazione a pressione atmosferica
-prove sperimentali di estrazione di olio da vinaccioli, semi di girasole, semi di kenaf
-estrazione di composti bioattivi da radici della pianta officinale Rhodiola Rosea ed analisi delle sinergie con l’estrazione per macerazione
-implementazione di un modello presente in letteratura predittivo della cinetica di estrazione di olio da semi e suo utilizzo, congiuntamente ai dati sperimentali ottenuti, per la valutazione dei parametri di trasporto del soluto (olio) all’interno della matrice (seme macinato)
-utilizzo del suddetto modello per una analisi di sensitività dei vari parametri di processo e substrato che ne ha evidenziato quelli di particolare rilevanza pratica ai fini di una soddisfacente modellazione
-messa a punto di un modello che ha permesso di valutare l’importanza e l’effetto della distribuzione granulometrica delle particelle di semi macinati sottoposti ad estrazione
-messa a punto di alternativi ed innovativi modelli predittivi dell’estrazione di olio da semi in grado di tenere in debito conto la conformazione fisica della parte interna dei semi e dei vinaccioli (cellette contenenti olio: modello discreto e modello continuo del tipo a cuore riducibile); confronto critico dei modelli innovativi tra loro e con i modelli di letteratura
-messa a punto di modelli di solubilità differenziale utili laddove l’olio si semi contenga larghe percentuali di composti altri che i trigliceridi (di-, mono-gliceridi, acidi grassi liberi), quale è il caso dell’olio di vinacciolo
-modellazione della fluidodinamica caratterizzante il solvente supercritico che attraversi un letto di particelle di semi macinati
-analisi tecnico-economica di fattibilità di un impianto industriale di estrazione di olio di vinacciolo a mezzo di anidride carbonica supercritica di taglia tale da soddisfare alla produzione di vinaccioli in ambito provinciale.
-messa a punto di un apparato sperimentale atto a prove di pirolisi e gassificazione
-analisi termodinamica in condizioni di equilibrio termodinamico dei processi di pirolisi e gassificazione
-analisi tecnico-economica di fattibilità di diverse configurazioni impiantistiche per ottenere energia, termica ed elettrica, dalla vinaccia di scarto prodotta in ambito provinciale.
Appartenenza a società e comitati scientifici
Luca Fiori è socio del GRICU, Gruppo di Ingegneria Chimica dell’Università.
Premi e riconoscimenti
Nel 2007 il progetto “Uso combinato di CO2 supercritica ed etanolo per il recupero di composti pregiati da residui dell’industria alimentare e da piante officinali” presentato da Luca Fiori in qualità di Coordinatore Scientifico è stato selezionato tra quelli vincitori del bando di finanziamento "Progetti Speciali PAT-CRS anno 2007".
Convegni e conferenze
Si rimanda alla voce pubblicazioni.
Altre attività
Luca Fiori, all’interno dell’Università degli studi di Trento:
E’ stato nominato, dalla Commissione competente, rappresentante dell’orientamento per il settore Ingegneria delle industrie alimentari. Per tale mansione svolge attività informativa presso l’università di appartenenza e presso istituti di istruzione superiore.
Ricopre la mansione di delegato Erasmus dell’area didattica Ingegneria ambientale.
È stato nominato membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca di Ingegneria Ambientale.
E’ il coordinatore del settore podismo del CRU, Circolo Ricreativo Universitario.
E’ stato attivamente coinvolto, quale membro del comitato organizzatore, nella organizzazione del workshop “L’ingegneria dell’industria alimentare nel contesto accademico e produttivo” tenutosi il 13 febbraio 2007 presso la Facoltà di ingegneria dell’Università di Trento.